I fattori di possesso sono cose che una persona possiede e che può utilizzare per dimostrare la propria identità. I fattori di possesso includono sia i token software digitali che i token hardware fisici.
I token software, che sono attualmente i più diffusi, sono chiavi di sicurezza digitali memorizzate o generate da un dispositivo di proprietà dell'utente, in genere uno smartphone o un altro dispositivo mobile. Con i token software, il dispositivo dell'utente funge da fattore di possesso. Il sistema MFA presuppone che solo l'utente legittimo abbia accesso al dispositivo e a tutte le informazioni in esso contenute.
I token di sicurezza software possono assumere molte forme, dai certificati digitali che autenticano automaticamente un utente alle password monouso (OTP) che cambiano ogni volta che un utente accede.
Alcune soluzioni MFA inviano OTP al telefono dell'utente tramite SMS, e-mail o chiamata. Altre implementazioni MFA utilizzano le app di autenticazione, ovvero apposite app per dispositivi mobili che generano continuamente password temporanee monouso (TOTP). Molte TOTP scadono dopo 30-60 secondi, il che le rende difficili da rubare e utilizzare prima che scada il tempo e la password diventi obsoleta.
Alcune app di autenticazione utilizzano le notifiche push anziché le TOTP. Quando un utente tenta di accedere a un account, l'app invia una notifica push direttamente al sistema operativo iOS o Android del dispositivo dell'utente. L'utente deve aprire la notifica per confermare il tentativo di accesso.
Le app di autenticazione più comuni includono Google Authenticator, Microsoft Authenticator e LastPass Authenticator.
Altri sistemi di autenticazione utilizzano componenti hardware dedicati che fungono da token fisici. Alcuni token fisici si collegano alla porta USB di un computer e trasmettono automaticamente le informazioni di autenticazione ad app e siti. Altri token hardware sono dispositivi autonomi che generano OTP su richiesta.
I token hardware possono anche includere chiavi di sicurezza più tradizionali, come un dispositivo che apre una serratura fisica o una smart card che l'utente deve strisciare in un lettore di carte.
Il vantaggio principale dei fattori di possesso è che gli autori degli attacchi devono essere fisicamente in possesso del fattore per impersonare un utente. Hanno quindi bisogno, ad esempio, di rubare uno smartphone o una chiave di sicurezza. Inoltre, le OTP scadono dopo un determinato periodo di tempo. Anche se gli hacker riescono a rubarne una, potrebbe non funzionare.
Ma i fattori di possesso non sono infallibili. I token fisici possono essere rubati, persi o smarriti. I certificati digitali possono essere copiati. Le OTP sono più difficili da rubare rispetto alle password tradizionali, ma sono comunque suscettibili a determinati tipi di malware, truffe di spear phishing o attacchi man-in-the-middle.
Gli hacker possono anche utilizzare mezzi più sofisticati. In una truffa di clonazione della SIM, gli hacker creano un duplicato funzionante della scheda SIM dello smartphone della vittima, che consente loro di intercettare i codici di accesso inviati al numero di telefono dell'utente.
Gli attacchi MFA fatigue sfruttano i sistemi MFA che utilizzano notifiche push. Gli hacker inviano decine di notifiche fraudolente al dispositivo dell'utente nella speranza che la vittima ne confermi accidentalmente una, consentendo all'hacker di entrare nel suo account.