La gestione delle vulnerabilità basata sul rischio (RBVM) è un approccio relativamente nuovo alla gestione delle vulnerabilità. L'RVBM combina i dati sulle vulnerabilità specifici degli stakeholder con l'AI e le funzionalità di apprendimento automatico per migliorare la gestione delle vulnerabilità in tre modi importanti.
Maggiore contesto per un'assegnazione delle priorità più efficace. Le soluzioni tradizionali di gestione delle vulnerabilità determinano la criticità utilizzando risorse standard del settore, come CVSS o NIST NVD, che si basano su generalità in grado di determinare la criticità media di una vulnerabilità in tutte le organizzazioni. Tuttavia, non dispongono dei dati sulle vulnerabilità specifici degli stakeholder, il che può comportare una pericolosa assegnazione errata della criticità di una vulnerabilità per un'azienda specifica.
Ad esempio, poiché nessun team di sicurezza ha il tempo o le risorse per affrontare ogni singola vulnerabilità della propria rete, molti danno priorità alle vulnerabilità con un punteggio CVSS "alto" (7,0-8,9) o critico" (9,0-10,0). Tuttavia, se esiste una vulnerabilità "critica" in un asset che non memorizza o elabora informazioni sensibili o non offre percorsi verso segmenti ad alto valore della rete, la correzione potrebbe non valerne la pena.
Le vulnerabilità con punteggi CVSS bassi possono rappresentare una minaccia maggiore per alcune organizzazioni rispetto ad altre. Il bug Heartbleed, scoperto nel 2014, è stato valutato come "medio" (5,0) sulla scala CVSS. Tuttavia, gli hacker lo hanno utilizzato per sferrare attacchi su larga scala, come il furto dei dati di 4,5 milioni di pazienti da una delle più grandi catene ospedaliere degli Stati Uniti.
L'RBVM integra i punteggi con i dati di vulnerabilità specifici degli stakeholder: il numero e la criticità degli asset interessati, il modo in cui gli asset sono collegati ad altri asset e il danno potenziale che un exploit potrebbe causare, oltre ai dati su come i criminali informatici interagiscono con le vulnerabilità nel mondo reale. Utilizza l'apprendimento automatico per formulare punteggi di rischio che riflettano in modo più accurato il rischio specifico di ogni vulnerabilità per l'organizzazione. Questo permette ai team di sicurezza IT di dare priorità a un numero minore di vulnerabilità critiche, senza rinunciare alla sicurezza della rete.
Scoperta in tempo reale. Nell'RBVM, le scansioni delle vulnerabilità vengono spesso condotte in tempo reale anziché secondo una pianificazione ricorrente. Inoltre, le soluzioni RBVM possono monitorare una gamma più ampia di risorse: mentre i tradizionali scanner di vulnerabilità sono generalmente limitati agli asset noti collegati direttamente alla rete, gli strumenti RBVM in genere possono scansionare dispositivi mobili locali e remoti, risorse cloud, app di terze parti e altre risorse.
Rivalutazione automatizzata. In un processo RBVM, la rivalutazione può essere automatizzata mediante scansione continua delle vulnerabilità. Nella gestione tradizionale delle vulnerabilità, la rivalutazione può richiedere una scansione intenzionale della rete o un test di penetrazione.