Nel 2024, la sostenibilità sarà al centro dell'attenzione.
Gli sforzi per monitorare e ridurre le emissioni, l'impatto ambientale e i contributi al cambiamento climatico non sono più rari o facoltativi, ma sono diventati la norma. Le aziende, i governi e gli individui vedono oggi la sostenibilità come un imperativo globale. Tecnologie avanzate, standard di rendicontazione più severi e un maggiore sostegno da parte degli stakeholder stanno dando impulso alle iniziative ecologiche e agli incentivi che le incoraggiano. Questi gli aspetti a cui prestare attenzione:
L'attenzione globale al raggiungimento di emissioni nette pari a zero, il punto in cui le emissioni di gas serra causate dall'uomo sono bilanciate da una quantità equivalente rimossa dall'atmosfera, si è intensificata negli ultimi anni. Molti paesi si sono impegnati a raggiungere le emissioni zero entro il 2050, in linea con l'obiettivo dell'Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2 gradi Celsius. Le aziende di numerosi settori stanno fissando rigorosi obiettivi di sostenibilità, investendo in fonti di energia rinnovabile e sviluppando soluzioni innovative per ridurre la loro impronta di carbonio. Questi sforzi sono spesso promossi dalle aspettative degli stakeholder, dai requisiti normativi e dal riconoscimento che le pratiche commerciali sostenibili possono migliorare i profitti. Potrebbero inoltre portare vantaggi economici: le ricerche mostrano che i mercati di beni e servizi a emissioni zero potrebbero valere 10,3 trilioni di dollari per l'economia globale entro il 2050.1
Nel perseguimento delle emissioni nette zero, nel 2024 le organizzazioni concentreranno i loro sforzi di sostenibilità su due direttrici:
Questo potrebbe essere l'anno più importante di sempre per quanto riguarda la rendicontazione sulla sostenibilità. La Direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (CSRD) dell'Unione europea, che richiede alle aziende in Europa e non solo di redigere relazioni annuali sull'impatto ambientale e sociale delle loro attività commerciali, è entrata in vigore a gennaio. Oltre al CSRD, la California ha nuove regole obbligatorie di rendicontazione che entreranno in gioco nel 2024, mentre i paesi di tutto il mondo sono sul punto di implementare i propri requisiti di divulgazione e documentazione non finanziaria.
Gli investitori, le autorità di regolamentazione e gli stakeholder chiedono sempre più alle aziende di divulgare la loro esposizione ai rischi legati al clima, come la dipendenza dai combustibili fossili o la vulnerabilità agli eventi meteorologici. Attraverso la rendicontazione obbligatoria e le divulgazioni volontarie, le aziende possono identificare e gestire i rischi legati al clima e fornire informazioni preziose agli investitori e agli altri stakeholder per una maggiore trasparenza.
La rendicontazione sta diventando fondamentale anche per le iniziative di responsabilità sociale delle imprese. Man mano che sempre più aziende stabiliscono ampi obiettivi ambientali, sociali e di governance (ESG), trovare un modo per tracciare e documentare accuratamente i loro progressi è sempre più importante. La trasparenza fornita da una rendicontazione regolare e completa è un modo per evitare il cosiddetto "greenwashing", ovvero il rilascio di informazioni fuorvianti sulla sostenibilità e l'impatto ambientale. Con una documentazione regolamentata, i consumatori, i governi e le altre parti interessate possono prendere decisioni migliori sulla base di informazioni affidabili.
La conformità all'amplissima varietà in materia di rendicontazione obbligatoria può creare confusione e risultare complicata. Un sondaggio ha rilevato che l'81% delle aziende sta implementando nuovi ruoli e responsabilità per soddisfare il crescente numero di requisiti di divulgazione, mentre il 99% delle aziende ha dichiarato di essere leggermente o molto propenso a investire in più tecnologie e strumenti relativi alla rendicontazione ESG.2 Alcune imprese si rivolgono a soluzioni software in grado di acquisire, gestire e divulgare i dati ESG più agevolmente.
Il risparmio è il miglior guadagno: il modello di economia circolare, che punta a ridurre al minimo gli sprechi inutili e a sfruttare al meglio le risorse, è in forte espansione. Invece di pensare alle cose come "usa e getta", questo modello incoraggia il riutilizzo e il riciclaggio dei prodotti. I ricercatori prevedono che la transizione verso un'economia circolare potrebbe generare benefici economici per 4,5 trilioni di dollari entro il 2030.3
Le aziende svolgono un ruolo cruciale nella promozione dell'economia circolare, riprogettando i prodotti in modo che siano più durevoli, riutilizzabili o riciclabili, riducendo il consumo di risorse e riducendo gli sprechi durante l'intero ciclo di vita del prodotto. I dettaglianti, in particolare nel settore della moda, stanno adottando con sempre maggiore frequenza modelli di business circolari: i programmi di noleggio e rivendita offrono opportunità di crescita, mentre i servizi di riparazione offrono un'alternativa allo smaltimento in discarica. Altre aziende stanno entrando in gioco offrendo modi per prolungare la vita dei prodotti o dei piani per il loro riciclaggio o ricondizionamento.
La perdita di biodiversità, uno degli impatti del cambiamento climatico e della distruzione degli ecosistemi, rappresenta una minaccia significativa per il futuro della Terra. Il Global Risks Report del World Economic Forum classifica la perdita di biodiversità tra le cinque principali minacce per l'umanità nel prossimo decennio, dato che oltre la metà del PIL mondiale dipende moderatamente in misura maggiore o minore dalla natura.4
Gli sforzi per preservare la biodiversità e le risorse naturali hanno preso slancio nel dicembre 2022, quando numerosi paesi hanno firmato un accordo quadro globale sulla biodiversità al vertice COP15 delle Nazioni Unite. I governi, le imprese e le organizzazioni senza scopo di lucro di tutto il mondo stanno implementando iniziative quali la creazione di aree protette, il ripristino di ecosistemi degradati e la promozione di pratiche agricole e forestali sostenibili.
Stanno anche adottando una nuova prospettiva: la "natura positiva". In modo simile al “carbon neutral” nel contesto delle emissioni, la "natura positiva" consiste nel fermare, evitare e invertire la distruzione dell'ambiente. Ciò può essere quantificato misurando metriche come la copertura arborea, l'integrità dell'habitat e il numero di specie, ed è guidato dai principi dello sviluppo sostenibile. L'obiettivo è quello di avere, entro il 2030, più natura rispetto a oggi, il che significa adottare misure attuabili già nel 2024.
Grazie al boom dell'intelligenza artificiale (AI), dell'apprendimento automatico (ML) e di una serie di altre tecnologie avanzate, il 2024 è pronto a essere l'anno della sostenibilità guidata dalla tecnologia. Mentre le aziende tanno valutando il loro impatto climatico nel prossimo anno, esistono diversi strumenti e abilità capaci di contribuire al raggiungimento principali obiettivi di sostenibilità:
Nel corso del 2024 queste tendenze di sostenibilità daranno forma alle risposte globali alle sfide più urgenti a livello di clima e impatto ambientale. Comprendendo queste tendenze chiave in materia di sostenibilità, la tua organizzazione potrà orientarsi meglio verso un futuro più sostenibile.
1 Un nuovo rapporto rileva che la transizione verde creerà un'opportunità da 10,3 miliardi di dollari per l'economia globale entro il 2050. (Link esterno a ibm.com), Gennaio 2023
2 Rapporto d'azione sulla sostenibilità (link esterno a ibm.com), Deloitte, dicembre 2022
3 The Circular Economy Could Unlock $4.5 trillion of Economic Growth (Link esterno a ibm.com), Accenture, settembre 2015
4 Il Global Risks Report 2020 (link esterno a ibm.com), World Economic Forum, gennaio 2020