Gli scienziati discutono del cambiamento climatico da oltre un secolo. Nel 1896, il fisico svedese Svante Arrhenius scrisse un articolo in cui prevedeva che il cambiamento dei livelli di anidride carbonica nell’atmosfera e il conseguente effetto serra potevano influenzare il clima della Terra. Circa quarant'anni dopo, l'ingegnere del vapore inglese e lo scienziato amatoriale Guy Callendar collegarono il riscaldamento globale alle emissioni di anidride carbonica. E negli anni '50, il fisico canadese Gilbert Plass avvertì che le emissioni antropogeniche di anidride carbonica stavano aumentando la temperatura della superficie terrestre a una velocità di 1,5° F per secolo.
Nonostante l'avvertimento preveggente di Plass, sforzi globali significativi per affrontare il cambiamento climatico sono iniziati solo alla fine degli anni '80. Le Nazioni Unite hanno stabilito l'IPCC nel 1988, mentre l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha identificato il cambiamento climatico come un problema urgente. Poco meno di un decennio dopo, nel 1997, il Protocollo di Kyoto è diventato il primo trattato internazionale a fissare obiettivi giuridicamente vincolanti per i paesi sviluppati per ridurre le emissioni di gas serra.
L'accordo di Parigi del 2015 includeva anche i paesi in via di sviluppo, estendendo gli obiettivi di emissione a tutti i paesi. L'accordo mirava a impedire che la temperatura media globale aumentasse di oltre 2° C (35,6° F) rispetto ai livelli preindustriali. Quasi 200 paesi sono firmatari dell'Accordo di Parigi.
Nel 2015, i membri delle Nazioni Unite hanno inoltre adottato 17 SDG, che includevano l'enfasi sull'adozione di sistemi energetici sostenibili, sulla gestione sostenibile delle foreste e sulla riduzione delle emissioni.
Nel suo sesto rapporto di valutazione, pubblicato nel 2023, l'IPCC prevede con sicurezza che "una mitigazione profonda, rapida e sostenuta e un'attuazione accelerata delle azioni di adattamento" ridurrebbero gli impatti negativi dei cambiamenti climatici sugli esseri umani e sugli ecosistemi. Il gruppo di esperti ha osservato che dal suo quinto rapporto di valutazione, pubblicato nel 2014, le politiche e le leggi sulla mitigazione del cambiamento climatico si sono ampliate. Tuttavia, l'IPCC ha concluso che queste politiche finora non sono state in grado di impedire che il riscaldamento globale superi 1,5°C (34,7 °F) durante il secolo in corso.