Lo storage iperconvergente è un approccio all'architettura di data storage in cui le risorse di storage software-defined vengono aggregate e gestite all'interno di un'infrastruttura iperconvergente (HCI).
Gli storage array e i componenti di storage tradizionali utilizzati nei data center richiedono una gestione separata dello storage, che spesso comporta un partizionamento eccessivo e un'allocazione inefficiente delle risorse. In alternativa, lo storage iperconvergente integra tutto lo storage direttamente nello stack HCI, insieme alle funzioni di calcolo e di rete. Attraverso la virtualizzazione, l'HCI libera le risorse di storage dai singoli componenti hardware, rendendo lo storage iperconvergente molto più flessibile e scalabile rispetto alle soluzioni tradizionali.
Per comprendere meglio lo storage iperconvergente, è utile confrontare le differenze tra l'infrastruttura convergente (CI) e l'infrastruttura iperconvergente (HCI).
I data center costruiti su una metodologia di infrastruttura convergente integrano vari componenti come server, storage e networking in soluzioni uniche e pre-ingegnerizzate. Questi sistemi utilizzano dispositivi hardware modulari per incorporare funzionalità di elaborazione, rete e storage in un unico sistema gestibile. Il data storage effettivo è gestito da moduli Storage Area Network (SAN), Network-Attached Storage (NAS) e Direct Attached Storage (DAS).
I sistemi CI semplificano l'implementazione e la gestione rispetto ai sistemi non convergenti, ma non riescono a utilizzare al meglio la virtualizzazione del software poiché lo storage di un determinato dispositivo è ancora legato all'hardware sottostante.
I sistemi iperconvergenti portano la convergenza a un livello superiore. Non solo tramite l'integrazione dei componenti hardware ma anche tramite l'astrazione in un software-defined storage (SDS), l'infrastruttura iperconvergente può raggruppare e condividere in modo più efficiente le risorse di storage iperconvergenti sull'intera storage area network (vSAN). Questa astrazione sblocca efficacemente lo storage per creare un pool di archiviazione condiviso, flessibile, conveniente e agile.
Una soluzione di infrastruttura iperconvergente fornisce l'accesso agli amministratori e l'automazione delle risorse attraverso un livello software noto come hypervisor, un unico sistema in grado di integrare tutto lo storage disponibile su tutti i componenti del data center in un'unica piattaforma iperconvergente.
Il software HCI non richiede appliance HCI specializzate e viene eseguito su hardware di base comune con alta disponibilità, pertanto sia i fornitori di HCI che i team IT riconoscono lo storage iperconvergente come una modalità economica per scalare le risorse di data storage.
Lo storage iperconvergente è un elemento di un sistema iperconvergente. Per capire come lo storage iperconvergente si inserisce in un data center iperconvergente, diamo un'occhiata ai componenti chiave della relativa infrastruttura.
In quanto fulcro dello storage iperconvergente, l'SDS astrae e virtualizza lo storage fisico sottostante ai componenti del data center, eliminando la necessità di storage array specializzati e consentendo una partizione più efficiente delle risorse di storage totali.
Un hypervisor è un livello software specializzato che gestisce i workload dei sistemi iperconvergenti creando macchine virtuali (VM), che funzionano come rappresentazioni digitali di componenti hardware unici.
In un ambiente HCI, un nodo è un'unità autonoma che comprende risorse di calcolo, storage e rete. I nodi lavorano insieme per creare un'infrastruttura IT unificata e virtualizzata.
I componenti di calcolo eseguono macchine virtuali e applicazioni all'interno di piattaforme iperconvergenti.
Il componente di rete di ciascun nodo utilizza il software-defined networking (SDN) per consentire la comunicazione tra i nodi e facilitare il trasferimento dei dati all'interno dell'HCI.
L'infrastruttura iperconvergente (HCI) offre diversi vantaggi in termini di risparmio sui costi e di miglioramento delle prestazioni, tra cui
Lo storage iperconvergente è estremamente semplice da scalare e consente alle organizzazioni di iniziare con un numero qualsiasi di nodi e aggiungere o sottrarre facilmente altri nodi in base all'evoluzione delle richieste del workload.
Le soluzioni HCI offrono solitamente una maggiore resilienza e sicurezza dei dati attraverso backup snapshot automatizzati e ridondanze. In caso di guasto dell'hardware, l'HCI può ripartizionare rapidamente lo storage iperconvergente per ripristinare i dati persi e ridurre i tempi di inattività.
L'HCI semplifica la gestione del data center per i team IT e gli amministratori, combinando il controllo completo del sistema in un'unica dashboard unificata.
I sistemi iperconvergenti offrono una serie di benefici in termini di risparmio, dall'utilizzo di hardware commodity ad alta disponibilità alla semplificazione delle spese operative.
I sistemi di storage iperconvergente sono in grado di utilizzare i dispositivi di storage ad alta velocità, come i solid-state drives (SSD), per un'allocazione delle risorse rapida e reattiva anche in casi d'uso molto impegnativi come l'utilizzo di una Virtual Desktop Infrastructure (VDI).
Sebbene l'iperconvergenza sia in genere un modo efficace per semplificare le operazioni IT in termini di efficienza e scalabilità, ci sono alcuni inconvenienti da considerare quando si considera lo storage iperconvergente:
Di seguito sono riportati solo alcuni dei principali casi d'uso dello storage iperconvergente.
Anche i servizi di cloud computing pubblico come quelli offerti da provider come IBM, Amazon Web Services (AWS), Microsoft o Dell offrono soluzioni di storage scalabili. Tuttavia, lo storage iperconvergente offre un'ottima alternativa alle organizzazioni che desiderano investire nelle proprie soluzioni di cloud privato o hybrid cloud.
Per le organizzazioni in crescita che desiderano aprire una nuova filiale, lo storage iperconvergente offre maggiori risorse con un'impronta on-premise ridotta.
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