Il BPO comporta l'assunzione di un fornitore di servizi esterno per adempiere a una funzione o processo aziendale. Il BPO viene talvolta definito ITES (servizi abilitati all'informatica) perché, nel mondo moderno, i processi esternalizzati spesso dipendono dall'IT.
Il BPO è stato utilizzato per la prima volta nel settore manifatturiero, dove le aziende hanno ottenuto una notevole efficienza esternalizzando le attività aziendali per la gestione della supply chain. Oggi, i servizi BPO sono utilizzati nel settore sanitario, nella gestione delle risorse, nell'energia, nei prodotti farmaceutici, nell'e-commerce e in altri settori, in quanto le aziende utilizzano modi nuovi e innovativi per migliorare l'esperienza del cliente e ottenere vantaggi competitivi.
In genere, le aziende esternalizzano le funzioni aziendali non fondamentali, attività che, sebbene importanti, non fanno parte della sua proposta di valore centrale e che sono piuttosto simili tra le aziende e i settori. Queste includono funzioni di back-office (funzioni aziendali interne) come contabilità, servizi IT, sourcing, approvvigionamento, controllo qualità, gestione delle risorse umane e ruoli di front-office rivolto al cliente, come vendite, marketing o supporto clienti. Questi ruoli utilizzano anche tecnologie più recenti, come i chatbot.
Tradizionalmente, le aziende esternalizzano le funzioni per ridurre i costi, risparmiare tempo e migliorare le prestazioni. Questi vantaggi rimangono i principali fattori trainanti del mercato del BPO, ma la tendenza verso la trasformazione digitale fa sì che diverse imprese puntino oltre le strategie di risparmio sui costi. Ora c'è una maggiore attenzione all'accesso a tecnologie e competenze non disponibili internamente.