BeeAI: la scommessa open source di IBM sul futuro dei sistemi multiagente

Tre api mellifere sul nido

Gli agenti AI sono di gran moda al giorno d'oggi. Questi programmi, che possono svolgere compiti per conto degli utenti, sono considerati il futuro dell'AI. E stanno diventando una parte centrale della strategia di AI per le principali aziende tecnologiche, tra cui Oracle, Microsoft, Salesforce e, naturalmente, IBM, per non parlare dei giganti di AI come OpenAI e Perplexity.

Secondo il CEO di Salesforce, Marc Benioff, il cui entusiasmo è stato ampiamente riportato dalla stampa lo scorso dicembre, l'uso di agenti AI per risolvere problemi e prendere decisioni potrebbe rappresentare un'opportunità da un trilione di dollari.

Il ronzio dell'agente

Entra in scena BeeAI. L'anno scorso, IBM Research ha rilasciato Bee Agent Framework, una piattaforma completamente open source e no-code per iniziare a utilizzare gli agenti. Gli agenti AI, chiamati "api", si collegano a un LLM e possono accedere a strumenti per rispondere alle domande degli utenti ed eseguire compiti. Gli agenti possono anche riflettere su ciò che stanno facendo e proporre nuovi approcci. Ora il team sta lavorando e rilasciando miglioramenti a BeeAI, aggiungendo un framework Python, multiagenti e miglioramenti all'esperienza degli sviluppatori.

Gli aggiornamenti di BeeAI spingono ulteriormente l'idea con l'estensione multiagente. La visione generale, secondo Michael (Max) Maximilien, Distinguished Engineer presso IBM, è quella di "rendere semplici le cose semplici e possibili quelle complesse".

"Il modo in cui si pensa a BeeAI è [che] sta espandendo questo modello in cui non è necessariamente necessario un solo agente per rispondere a una domanda. Potrebbero essere necessari più agenti."

Design 3D di palline che rotolano su una pista

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Un alveare open-source

L'approccio agentico cerca di imitare il modo in cui gli esseri umani interagiscono e portano a termine il lavoro nella vita reale.

In genere, un team ad alte prestazioni è composto da persone molto concentrate su compiti specifici, ma che sanno anche gestire le dipendenze parallele su cui lavorano gli altri membri del team. Per essere efficaci, i lavoratori devono svolgere alcuni compiti contemporaneamente, mentre altri richiedono un'esecuzione sequenziale.

"BeeAI consente non solo l'utilizzo di più agenti, ma anche di agenti provenienti da implementazioni diverse", spiega Maximilien. "Non devono essere tutti lo stesso tipo di agente. L'idea è che possano collaborare per rispondere alle domande o eseguire workflow per gli utenti".

Maximilien afferma che con la multiagenzia c'è anche un elemento di riutilizzo: più agenti specializzati lavorano insieme anziché un solo agente che cerca di fare tutto. Un aspetto fondamentale: BeeAI è open source e implementato in TypeScript e Python. Il team dietro Agent Bee Framework e BeeAI vuole incorporare il feedback degli utenti. "Vogliamo che la piattaforma sia subito utile, quindi vogliamo che le persone che la utilizzano diano il loro contributo", afferma.

"Abbiamo una serie di opinioni chiare su come dovrebbe essere fatta la multiagenzia, ma crediamo anche che sia meglio farlo in modo aperto", dice Maximilien. "È simile a come la programmazione si è evoluta dai linguaggi procedurali a quelli orientati agli oggetti. Questi nuovi paradigmi hanno avuto successo perché molti linguaggi, come Java, hanno abbracciato l'apertura, favorendo la creatività e la facilità d'uso".

Molte organizzazioni stanno già esplorando come utilizzare i framework multiagente per ottenere maggiore scalabilità e prestazioni, in particolare quando si tratta di eseguire attività più complesse o specifiche di un dominio.

"La maggior parte delle aziende deve risolvere problemi specifici. Per risolvere quei problemi con l'AI, devono creare una soluzione agentica e codificare il workflow utilizzando gli LLM e gli strumenti", dice Maximilien. "Devono risolvere i loro workflow quotidiani, potenziare i loro utenti e migliorare le loro operazioni".

Le organizzazioni, ritiene, vedono l'AI non solo come un modo per automatizzare i workflow, ma anche per responsabilizzare i dipendenti. Questo è il vero valore.

"Consideriamo questo qualcosa che continuerà a crescere con le aggiunte multiagente, perché i singoli utenti troveranno più valore nel risolvere problemi più complessi", afferma, invitando gli sviluppatori a utilizzare BeeAI e a integrarlo nei loro strumenti.

Mixture of Experts | 12 dicembre, episodio 85

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