Poiché sempre più aziende si affidano a soluzioni hybrid cloud per realizzare le loro iniziative di trasformazione digitale, gli ambienti cloud (e in particolare il modo in cui gli utenti accedono, archiviano e utilizzano i dati in essi contenuti) stanno diventando sempre più importanti. Con la continua diffusione del cloud computing a livello globale, i confini geografici tradizionali, come le frontiere, non sono più sufficienti per proteggere i dati sensibili.
È qui che entra in gioco il cloud sovrano, un concetto che include la sovranità dei dati, la sovranità operativa e la sovranità digitale. Il cloud sovrano aiuta le aziende a ispirare fiducia nei clienti e a far crescere il proprio business, nel rispetto delle leggi e delle normative dei paesi in cui operano.
Cosa protegge il cloud sovrano?
Un cloud sovrano protegge principalmente i dati dei consumatori e delle organizzazioni. Sebbene molte normative si concentrino principalmente sulla protezione delle informazioni di identificazione personale, o PII, a seconda del settore, del paese o del caso d'uso aziendale, possono anche proteggere la proprietà intellettuale (IP), il software, i segreti commerciali, le informazioni finanziarie e altro ancora. Poiché le normative sulla privacy dei dati nel cloud variano a seconda dei paesi e delle regioni, non esiste una definizione univoca e accettata di ciò che un cloud sovrano può proteggere. Gli approcci tendono a variare in base al settore, alla posizione geografica e alle esigenze aziendali.
Alcuni framework di cloud sovrano si occupano della residenza dei dati, in base alla quale i dati sono soggetti alle leggi e ai regolamenti del paese specifico in cui vengono archiviati. Altri si occupano della sovranità dei dati, in base alla quale i dati memorizzati sono soggetti alle leggi del paese in cui sono stati raccolti. In definitiva, gli approcci al cloud sovrano non solo aiutano le aziende a rispettare le leggi che riguardano i loro dati più sensibili, ma le aiutano anche a rimanere resilienti.