Normative internazionali sulla privacy
Secondo McKinsey (link esterno a ibm.com), il 75% dei paesi ha implementato leggi sulla privacy dei dati che regolano la raccolta, la conservazione e l'utilizzo delle PII. Rispettare queste normative può essere difficile perché le varie giurisdizioni hanno normative diverse o addirittura contraddittorie.
Anche la diffusione del cloud computing e della forza lavoro da remoto comporta una sfida. In questi ambienti, i dati possono essere raccolti in un unico luogo, archiviati in un altro ed elaborati in un terzo. Ai dati possono essere applicate normative diverse in ogni fase, a seconda della posizione geografica.
A complicare ulteriormente le cose, le varie normative stabiliscono standard diversi per i tipi di dati da proteggere. Il Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) dell'Unione Europea richiede alle organizzazioni di proteggere tutti i dati personali, definiti (link esterno a ibm.com) come "qualsiasi informazione relativa a una persona fisica identificata o identificabile".
Ai sensi del GDPR, le organizzazioni devono proteggere le PII sensibili e non sensibili. Devono anche salvaguardare dati che potrebbero anche non essere considerati dati sensibili in altri contesti. Queste informazioni includono opinioni politiche, affiliazioni organizzative e descrizioni delle caratteristiche fisiche.
Normative sulla privacy degli Stati Uniti
L'Office of Management and Budget (OMB) del governo degli Stati Uniti definisce in modo più specifico le PII (link esterno a ibm.com) come:
[I]nformazioni che possono essere utilizzate per distinguere o risalire all'identità di un individuo, come il nome, il numero di previdenza sociale, i dati biometrici e altro, da sole o in combinazione con altri dati personali o identificativi collegati o collegabili a un individuo specifico, come la data e il luogo di nascita, il cognome da nubile della madre, ecc.
Come ha dichiarato l'analista di Gartner Bart Willemsen (link esterno a ibm.com): "Negli Stati Uniti [...] le PII solitamente si riferiscono a due o tre dozzine di identificatori come nome, indirizzo, SSN, patente di guida o numero di carta di credito".
Sebbene gli Stati Uniti non dispongano di leggi sulla privacy dei dati a livello federale, le agenzie governative sono soggette al Privacy Act del 1974, che disciplina il modo in cui le agenzie federali raccolgono, utilizzano e condividono le PII. Alcuni stati degli Stati Uniti hanno le proprie normative sulla privacy dei dati, in particolare la California. Il California Consumer Privacy Act (CCPA) e il California Privacy Rights Act (CPRA) concedono ai consumatori determinati diritti sul modo in cui le organizzazioni raccolgono, memorizzano e utilizzano le loro PII.
Normative sulla privacy specifiche di settore
Alcuni settori hanno anche le proprie normative sulla privacy dei dati. Negli Stati Uniti, l'Health Insurance Portability and Accountability Act (HIPAA) disciplina il modo in cui le organizzazioni sanitarie raccolgono e proteggono le cartelle cliniche e le PII dei pazienti.
Analogamente, il Payment Card Industry Data Security Standard (PCI DSS) è uno standard globale del settore finanziario che regola il modo in cui società di carte di credito, commercianti ed elaboratori di pagamenti gestiscono le informazioni sensibili dei titolari di carte.
Le ricerche suggeriscono che le organizzazioni faticano a orientarsi in questo panorama variabile di leggi e standard di settore. Secondo ESG (link esterno a ibm.com), il 66% delle aziende che sono state sottoposte a controlli sulla privacy dei dati negli ultimi tre anni non ha superato il controllo almeno una volta, mentre il 23% tre o più volte.
Il mancato rispetto delle normative sulla privacy dei dati può portare a multe, danni alla reputazione, perdita di affari e altre conseguenze per le organizzazioni. Per esempio, Amazon ha ricevuto una multa di 88 milioni di dollari per aver violato il GDPR nel 2021 (link esterno a ibm.com).