"Sapevamo di dover prendere in considerazione altre opzioni. Ma non volevamo trasferire il nostro data center altrove perché avevamo intenzione di passare al cloud", afferma Aki Kemppi, responsabile della Global IT Infrastructure di Huhtamaki. "Volevamo modernizzarci, essere più agili e pronti per il futuro con una strategia Cloud First".

Dopo aver deciso di lanciare il suo progetto di Cloudification, Huhtamaki ha sviluppato diverse aree chiave per orientare la selezione di un provider di cloud. La prima area è stata la gestione dei costi, per evitare aumenti dei costi operativi e mantenere le condizioni favorevoli delle licenze esistenti. Huhtamaki ha dato priorità alla progettazione architettonica di una rete ibrida multicloud che fosse scalabile e sicura. La soluzione doveva includere un piano di disaster recovery e un piano di uscita per evitare la dipendenza da un unico fornitore.

Un'altra considerazione fondamentale è stata la facilità di utilizzo. "Con molti dei provider di cloud con cui abbiamo parlato, è stato difficile capire la logica alla base delle loro azioni. La visibilità non c'era", dice Kemppi. “Se riusciamo a semplificare la vita del nostro personale che lavora con il cloud, ci saranno meno errori. Semplicità e visibilità hanno un significato”.

Per oltre 10 anni, Huhtamaki ha utilizzato piattaforme VMware per gestire i workload nei suoi data center on-premise. Questo ha fatto emergere l'importanza di trovare un provider di cloud con esperienza nell'integrazione di VMware. "Tutti quelli con cui abbiamo parlato ci hanno detto che avevano servizi VMware nel loro portafoglio, ma di solito si trattava di servizi unici. Volevamo soluzioni più personalizzate, licenze ottimizzate e un servizio completo", afferma Kemppi. "Confrontando le opzioni VMware presenti sul mercato, ci siamo resi conto che le opzioni più complete per le nostre esigenze provenivano da IBM Cloud".

In collaborazione con IBM e l'IBM Business Partner Managerit (link esterno a ibm.com) Huhtamaki ha distribuito dei workload dal suo data center di Hong Kong al data center IBM® Cloud di Singapore: uno degli oltre 46 data center IBM Cloud in nove regioni globali. Le soluzioni IBM® Hybrid Cloud sono progettate per offrire accesso locale, bassa latenza e sicurezza certificata per rendere le applicazioni e i database altamente disponibili, tolleranti ai guasti e scalabili.

Il Global Cloud Acceleration Team di IBM ha progettato per Huhtamaki un'architettura che comprendeva IBM Cloud Bare Metal Servers e  IBM Cloud for VMware Solutions per garantire la flessibilità e la scalabilità dei workload. La soluzione comprendeva anche IBM Cloud Object Storage per lo storage flessibile e scalabile di dati non strutturati e IBM Gateway Appliances per fornire un maggiore controllo sul traffico di rete e prestazioni accelerate. "Un grande vantaggio di lavorare con IBM è che le loro operazioni cloud sono semplici da adattare", afferma Kemppi. "Sono felice di come hanno fatto sì che l'architettura fosse adatta al nostro scopo".

Huhtamaki è stata anche in grado di spostare le licenze VMware esistenti su IBM Cloud in modo da non dover sostenere costi di licenza aggiuntivi dopo la migrazione. "Volevamo anche continuare a utilizzare le nostre licenze Microsoft esistenti", afferma Kemppi. "Con IBM Cloud, è possibile utilizzare le licenze Microsoft nello stesso modo in cui le si utilizza on-premise. BYOL [bring your own license] è una parte importante della nostra iniziativa".

Sebbene Huhtamaki abbia avviato il suo progetto di Cloudification passando a IBM Cloud a Singapore, era già in atto un piano per effettuare una migrazione simile in Europa spostando il suo data center in Finlandia al data center IBM Cloud a Francoforte. "Uno dei grandi vantaggi di collegare IBM Cloud a Singapore con IBM Cloud a Francoforte è che la connettività è gratuita con IBM", afferma Kemppi. “Con altri provider di cloud, i costi di connettività possono essere molto elevati”.

Huhtamaki intende utilizzare i data center IBM Cloud a Singapore e Francoforte come siti per il disaster recovery reciproco e di combinare la gestione dei siti per ottimizzare i workload. "Non voglio sminuire il fatto che siamo riusciti a costruire il nostro gateway di rete su IBM Cloud", afferma Kemppi. "Con Singapore e Francoforte insieme, otteniamo il pieno controllo dell'instradamento del traffico tra le due sedi IBM verso la rete Huhtamaki. Il modo in cui gestiamo la rete ci offre grandi vantaggi in termini di controllo rispetto ad altri provider di cloud".

“C’è stata una buona fiducia e comunicazione tra tutte le parti coinvolte. IBM ci ha ascoltato e noi abbiamo imparato da loro", afferma Kemppi. "Abbiamo preso le idee migliori per configurare l'architettura e ritengo che abbiamo davvero lavorato insieme per questa soluzione cloud".

Con la migrazione verso il data center IBM Cloud a Singapore già completata e quella di Francoforte che sarà completata nel 2022, Huhtamaki sta vedendo i benefici aziendali che si aspettava. "I nostri costi del cloud potrebbero essere leggermente inferiori a quelli dell'on-premise, ma almeno siamo neutrali dal punto di vista dei costi, come era nostra intenzione", afferma Kemppi. "Si passa al cloud per avere più funzionalità e agilità, quindi se si riesce a contenere i costi si è già a buon punto".

Huhtamaki apprezza il risparmio di tempo e la flessibilità offerti da IBM Cloud nell'aggiunta di nuovi servizi. "Se abbiamo bisogno di più spazio su disco o di maggiori capacità di elaborazione, li abbiamo già a disposizione", afferma Kemppi. «Se non abbiamo bisogno delle capacità di elaborazione che erano necessarie per il carico di lavoro precedente, possiamo ridurle e ottimizzare i costi, cosa che non potevamo fare con le operazioni on-premise".

Lo spostamento dei workload di elaborazione nei data center IBM Cloud supporta gli obiettivi aziendali strategici di sostenibilità di Huhtamaki. "Lavoriamo con fornitori che prendono la sostenibilità sul serio come noi. Con un provider di cloud come IBM, le apparecchiature e l'elettricità vengono utilizzate nel modo più efficiente possibile", afferma Kemppi. "IBM si occupa di come viene prodotta l'elettricità e di come viene riciclata l'attrezzatura. Questo è molto importante per noi”.

In qualità di primo produttore mondiale di bicchieri di carta e di leader nel settore degli imballaggi alimentari sostenibili e riciclabili, Huhtamaki ha obiettivi di crescita ambiziosi. “Ora che la nostra capacità di elaborazione è così agile, ci sentiamo pronti”, afferma Kemppi. "Se guardiamo al futuro, sappiamo che potremo fare molto di più con IBM Cloud".

Fondata oltre 100 anni fa, Huhtamaki (link esterno a ibm.com) è un fornitore chiave di soluzioni di imballaggio sostenibili per i consumatori di tutto il mondo. L'azienda opera in 37 Paesi e 113 sedi e conta oltre 19.000 dipendenti in tutto il mondo. Nel 2021, il fatturato netto è stato di 3,6 miliardi di EUR. Il Gruppo Huhtamaki ha sede a Espoo, in Finlandia, e la sua società madre, Huhtamaki Oyj, è quotata al Nasdaq di Helsinki.

Managerit (link esterno a ibm.com) ha sede a Tuusula, in Finlandia, e fornisce una gamma completa di servizi di vendita IT, che vanno dai data center sicuri con soluzioni cloud all'aggiornamento dei dipendenti con nuovi computer. Il pacchetto di servizi di Managerit offre ai clienti soluzioni affidabili e flessibili nella logistica globale, anche nelle situazioni più difficili, con l'aiuto di personale qualificato.