L'idea di creare un'entità centralizzata che gestisse la creazione di asset digitali, una sorta di "fabbrica" dello sviluppo che abbracciasse marketing e IT, non era nuova. Tuttavia, è stato solo alla fine del 2020 che la necessità di trasformare il processo ha raggiunto un punto di svolta e le parti interessate sono intervenute e hanno inviato richieste di proposte (RFP) a un piccolo gruppo di fornitori.
In risposta, un team di IBM® iX, il ramo di experience design di IBM® Consulting, ha reso la metodologia IBM® Garage il fulcro della sua proposta di vendita. Per Davide Ferraris, Experience Design Lead di IBM iX e membro chiave del team, la corrispondenza tra gli elementi della metodologia Garage e la "digital factory" che Campari stava cercando di costruire per facilitare la sua trasformazione di marketing era a dir poco notevole. "Siamo stati in grado di mappare ciascuno dei diversi flussi di lavoro, dall'inquadramento dell'ambito alla co-creazione e alla verifica delle idee, direttamente nel framework di sviluppo di Garage", spiega Ferraris. “È stata la dimostrazione che con la metodologia IBM Garage avevamo già il blueprint per ciò che Campari stava cercando di realizzare”.
Oggi, quella visione è stata realizzata e si chiama Campari Digital Factory. Più che una piattaforma per la creazione di nuovi asset digitali, la Digital Factory costituisce di fatto un modello operativo completamente nuovo che semplifica e accelera il processo, creando allo stesso tempo un framework di governance completamente nuovo per mantenere la qualità uniformemente elevata. Oltre a progettare e implementare tutti gli aspetti del nuovo programma, un team diversificato di cinque nazioni di IBM Consulting ne gestisce anche le operazioni quotidiane in perfetta collaborazione con i principali stakeholder di Campari nei settori IT e marketing.
Dal punto di vista della progettazione, le basi tecniche della soluzione supportano la visione di Campari di efficienza e flessibilità. In esecuzione sulla piattaforma cloud Microsoft Azure, utilizza Microsoft Azure Red Hat OpenShift (ARO) per gestire centralmente tutti i siti web specifici del marchio Campari. In virtù della sua architettura di microservizi, la piattaforma ha consentito a IBM di adottare un approccio “a blocchi” per la creazione di nuove funzionalità, in modo che possano essere progettate e sviluppate una volta e condivise tra tutti i marchi. Analogamente, la decisione di utilizzare i container per consolidare numerose piattaforme di gestione dei contenuti in un unico framework basato su WordPress, una tecnologia open source, migliora ulteriormente la capacità di Campari di promuovere sia semplicità che qualità.
Nel quadro generale, l’implementazione di queste capacità fondamentali ha rappresentato una parte fondamentale del programma. Ma per Barnes, l'essenza veramente trasformativa del modello operativo di Digital Factory è il framework di processo altamente strutturato e agile, costruito sulla metodologia IBM Garage, che è alla base del funzionamento continuo della Factory. "Collegando insieme una serie di flussi di lavoro specializzati e incentrati sulle attività, abbiamo essenzialmente creato un potente motore di distribuzione", spiega. "Si tratta di un mezzo estremamente efficiente per organizzare i nostri stakeholder interni e le agenzie esterne, e di un modo per portare i progetti web di tutti i nostri marchi nel 21° secolo".