Nel secondo anno di attività di Buzz Radar, il team ha iniziato a collaborare con IBM.
«IBM ha immediatamente compreso il valore di ciò che stavamo facendo e ci ha commissionato la creazione di alcuni dashboard per il proprio team di marketing», afferma Charlton. «Casualmente, nello stesso periodo IBM Cloud stava lanciando alcune funzionalità davvero interessanti, quindi abbiamo iniziato a valutare la possibilità di migrare di parte della nostra infrastruttura verso di loro».
Il team di ingegneri di Buzz Radar ha identificato tre vantaggi chiave offerti da IBM Cloud rispetto al provider di hosting dell'infrastruttura esistente.
«In primo luogo, creare fiducia e sicurezza intorno ai nostri dati e insight è sempre stato fondamentale per la nostra attività», afferma Charlton. «Lavoriamo con grandi marchi internazionali e abbiamo bisogno che si fidino di noi per integrare i loro dati di marketing, che sono incredibilmente sensibili dal punto di vista commerciale, nella nostra piattaforma. Sottopongono i nostri sistemi a ogni tipo di analisi di sicurezza e test di penetrazione e, da quando siamo passati a IBM, li abbiamo sempre superati a pieni voti. Avere IBM al nostro fianco per la sicurezza e la resilienza dei dati è molto importante per la nostra credibilità».
Il secondo vantaggio è la flessibilità. «Con il nostro provider precedente, pagavamo mensilmente un numero fisso di server fisici, indipendentemente dalla domanda delle nostre applicazioni», spiega Charlton. «Ma la nostra attività è molto stagionale: durante i grandi eventi o le campagne, ad esempio, i volumi dei social media salgono alle stelle. Inseriamo nei nostri server più di mezzo milione di punti di dati all'ora ed eseguiamo analisi molto sofisticate. IBM Cloud ci consente di scalare senza problemi per soddisfare la domanda, senza pagare un centesimo in più del necessario».
Infine, Buzz Radar si affida a IBM Cloud per fornire l'accesso alle tecnologie cognitive rivoluzionarie di IBM Watson.
«Fin dall'inizio, abbiamo capito che IBM Watson ci avrebbe offerto tecnologie all'avanguardia che avremmo potuto applicare in modi estremamente interessanti», afferma Charlton. «C'era anche un grande interesse da parte dei nostri clienti per le tecnologie Watson, ma non avevano le competenze per integrarle nei loro sistemi, quindi abbiamo colto l'opportunità di fare da ponte per loro».
Oggi, l'azienda utilizza IBM Watson Natural Language Understanding per fornire un'analisi flessibile e multilingue di emozioni, intenti e sensazioni per Twitter, Facebook e altri post sui social media.
«Le funzionalità di linguaggio naturale di Watson sono di qualità superiore», afferma Charlton. «La maggior parte dei nostri concorrenti ha scelto di costruire i propri motori di analisi per l'elaborazione del linguaggio naturale (NLP) a partire da software open source, ma è una strada percorribile solo se si dispone di ingenti finanziamenti in capitale di rischio. Ci sarebbero voluti diversi anni e milioni di dollari per sviluppare una piattaforma che rivaleggiasse con quella che Watson ci offre con un semplice click di un interruttore.
«Inoltre, poiché è cognitiva, la piattaforma continua a migliorare. Comprende già le entità e sta iniziando a prendere confidenza con il gergo basato sulle categorie e persino con gli emoji. Invece di doverci concentrare sulla costruzione di questi strumenti molto specializzati, possiamo lasciare tutto nelle mani di Watson e concentrarci sulle aree in cui possiamo davvero differenziarci dai nostri concorrenti più grandi, come il nostro rivoluzionario motore di visualizzazione dei dati».
L'azienda utilizza anche IBM Watson Personality Insights per aiutare i marketer professionisti a determinare il modo migliore per comprendere le emozioni del proprio pubblico e come selezionare gli influencer giusti con cui lavorare: un compito critico. Nel frattempo, IBM Watson Assistant contribuisce ad alimentare l'assistente cognitivo Tombot che funge da analista di dati basato sull'intelligenza artificiale per rispondere alle query dei marketer e fornire report istantanei, previsioni e avvisi.
«Negli ultimi cinque anni abbiamo fatto rapidamente passi da gigante con la nostra infrastruttura e molto è dipeso dalla facilità e dalla velocità di sviluppo che la tecnologia IBM ci ha offerto», dice Charlton. «Utilizzando lo stack IBM, possiamo inserire nuove funzionalità nella nostra piattaforma in poche settimane, a una frazione del tempo e del costo necessari per svilupparle da zero. Ciò significa che possiamo competere con le organizzazioni più grandi anche se abbiamo un budget molto più ridotto».