Sebbene il concetto di miglioramento delle competenze sia rilevante in diversi settori, riveste particolare importanza nel settore IT, dove il cambiamento è l'unica costante.
Affrontare il divario di competenze è un tema urgente. Secondo il Future of Jobs Report 2023 del World Economic Forum, si stima che 85 milioni di posti di lavoro verranno sostituiti dall’automazione entro il 2025 e il 40% delle competenze chiave dei lavoratori cambierà.1 Quando le aziende faticano a trovare nuovi talenti dotati di competenze specifiche, ne conseguono spesso posti vacanti, ritardi nei progetti e perdita di opportunità commerciali. In risposta, il miglioramento delle competenze offre una soluzione trasformativa atta a sviluppare le competenze dei dipendenti esistenti per soddisfare le esigenze attuali e future.
Il miglioramento delle competenze è spesso vantaggioso sia per i datori di lavoro che per i dipendenti. Per i datori di lavoro, si tratta di una strategia economicamente vantaggiosa: la promozione dall’interno spesso si rivela più economica ed efficiente rispetto alla ricerca di assunzioni esterne.1 I candidati interni, inoltre, sono già immersi nella cultura e nei processi dell'azienda, il che a sua volta consente loro di integrarsi più facilmente in nuovi ruoli e responsabilità. In breve, il miglioramento delle competenze consente alle aziende di trattenere e premiare i buoni talenti.
Per i dipendenti, le iniziative di miglioramento delle competenze sono una prova del loro valore all'interno dell'organizzazione. Li fanno crescere professionalmente, offrono opportunità di avanzamento di carriera (e salari più alti), migliorano la soddisfazione lavorativa e promuovono un senso di comunità. Ricerche recenti mostrano che i dipendenti sono interessati a questi programmi. Da un sondaggio Data/AI Salary Survey del 2021 condotto da O'Reilly è emerso che il 64% degli intervistati ha partecipato a corsi di formazione o ha ottenuto certificazioni nell'ultimo anno, con il 31% che ha trascorso più di 100 ore in programmi di formazione, dai corsi di laurea alla lettura di post sui blog.2