La modellazione dei rischi climatici è un approccio sofisticato
che viene usato per valutare e comprendere i rischi potenziali che gli eventi climatici estremi presentano per gli asset aziendali nel corso di intervalli temporali prolungati. Questo metodo differisce in modo significativo dalla tradizionale modellazione del rischio correlato alle condizioni meteorologiche sia per la sua focalizzazione temporale che contestuale. La modellazione delle previsioni atmosferiche, in genere, comporta l'osservazione in tempo reale delle
variabili meteorologiche tramite l'uso di dati, immagini satellitari
e modelli computazionali. Il rischio meteorologico concerne soprattutto eventi atmosferici a breve termine e i loro impatti immediati; la modellazione prospettica dei rischi climatici adotta invece una prospettiva globale e di lungo termine. Essa integra infatti dati storici, proiezioni, modelli specifici per i pericoli e input geografici e contestuali specifici e localizzati per prevedere la probabilità e la gravità degli eventi legati al clima, come uragani, inondazioni e ondate di calore con una prospettiva temporale misurabile in decadi.
Questi dati possono quindi essere successivamente tradotti in informazioni fruibili mediante funzioni di impatto/perdita calibrate su casi d'uso specifici. Se si prendono in esame fattori quali il cambiamento dei modelli meteorologici, l'innalzamento del livello del mare e l'aumento delle temperature, questo approccio di modellizzazione consente alle parti interessate, tra cui aziende, governi e compagnie assicurative,
di prendere decisioni informate di attenuazione dei rischi, di effettuare pianificazioni a lungo termine e di adottare misure di resilienza tarate sul panorama climatico in evoluzione. Questo approccio consente di affrontare in modo proattivo le complesse sfide derivanti dal cambiamento climatico e dai suoi potenziali impatti sugli asset e sulle infrastrutture fondamentali.