La CIO Organization di IBM ha creato la sua piattaforma API Economy per l'azienda nel 2014 con lo scopo di fornire una piattaforma di API hosting sicura, progettata per la disponibilità continua per l'utilizzo da parte di dipendenti, clienti e partner IBM. La piattaforma consente la creazione, la commercializzazione, il monitoraggio e la gestione delle API per uso interno ed è realizzata utilizzando IBM API Connect, una soluzione aziendale di API management centralizzata che memorizza le API e la relativa documentazione. API Connect gestisce gli abbonamenti tramite credenziali di accesso e dispone di un catalogo API consolidato.
Inizialmente, la piattaforma API Economy ha gestito esclusivamente le API per la CIO Organization di IBM. Con il tempo, però, si è evoluta per supportare API aziendali e di terze parti. Attualmente, la piattaforma supporta due servizi API: Blue API, che fornisce API interne per applicazioni aziendali IBM, e API Hub, che fornisce API IBM per client IBM e business partner IBM. Quando gli sviluppatori creano nuove applicazioni, devono prima controllare all'interno di un catalogo API per trovare un'API e sottoscriverla. Dopodiché, ricevono le chiavi API, che sono ID client segreti, per chiamare l'API.
Gli utenti delle API utilizzano il catalogo API e la documentazione API per trovare e utilizzare le API, mentre i provider API configurano, testano e pubblicano API e documentazione nel catalogo API e la configurazione API nel gateway.
“Per avere un’API Economy efficace, è necessario un cambiamento culturale a livello organizzativo, più che un semplice cambiamento tecnologico. Quando un provider crea un'API, piuttosto che farlo a livello di progetto, dovrebbe inserirla in un catalogo comune (come Blue API) per consentire ad altri di accedervi e utilizzarla”, afferma Kyle Frohling, manager dell'API Hub per la CIO Organization di IBM. “Inoltre, è necessario un team dedicato al servizio API Connect per garantire una transizione efficace verso un'API Economy. A causa del cambiamento culturale, sono necessari una guida, dei sostenitori dei processi e un'abilitazione per far passare i team da soluzioni singole a una soluzione centralizzata”.
Frohling aggiunge che gli sviluppatori che sfruttano la piattaforma provengono da tutte le organizzazioni IBM nel mondo. “Si potrebbe pensare che la maggior parte degli sviluppatori comprenda le API, ma nella realtà dei fatti ci sono team maturi che comprendono lo sviluppo e le pratiche di IBM, mentre altri richiedono supporto per le API”, afferma. “Di conseguenza, è necessario disporre di materiale educativo e formativo per fornire indicazioni sul servizio, sul suo valore e su come iniziare. Anche l'interazione con il team di sviluppo delle API nelle prime fasi del processo è fondamentale per adottare le giuste pratiche API. Un'altra lezione appresa è quella di rendere la soluzione API Connect il più possibile self-service”.