Come la maggior parte dei grandi rivenditori, hagebau ha riconosciuto la necessità di fornire ai clienti un'esperienza digitale migliore per integrare le sue attività di vendita al dettaglio. Ciò ha portato l'azienda, nel 2018, a creare un'unità di commercio digitale autonoma nota come hagebau connect, con sede ad Amburgo. Guidata dalla nuova unità, hagebau ha compiuto rapidi progressi nello sviluppo delle sue capacità digitali, che fanno parte della sua visione finale di fornire ai clienti un'esperienza omnicanale fluida e priva di ostacoli. Tuttavia, non è sempre stato tutto così facile.
Per i rivenditori di bricolage, la gamma di casi d’uso omnicanale è tanto diversificata quanto i prodotti che offrono; si pensi, ad esempio, a un martello da un chilogrammo rispetto a una casetta da giardino di 1500 kg. In alcuni casi, un cliente può ordinare online e selezionare il ritiro in negozio; in altri, può ordinare in negozio un prodotto non inventariato per la consegna tramite drop-ship. E questo solo per citare alcuni esempi. Affinché queste transazioni vengano portate a termine in maniera fluida e priva di ostacoli (una caratteristica a cui aspira la maggior parte dei rivenditori omnichannel), i clienti devono poter usufruire di un'esperienza di alta qualità (indipendentemente dal percorso del canale). All'inizio del 2020, a poco più di un anno dall'inaugurazione del viaggio digitale di hagebau, era chiaro che bisognasse migliorare quest'aspetto.
In qualità di Responsabile della piattaforma hagebau connect, Jörn Hartig e il gruppo dirigente avevano osservato che la crescita costante dell'attività digitale sembrava esacerbare quello che fino ad allora era stato un problema latente relativo alla soddisfazione del cliente. Gran parte del problema, spiega, poteva essere ricondotto al non sapere dove si trovasse un ordine in fase di elaborazione. "Abbiamo notato che alcuni clienti erano frustrati perché non potevamo dargli risposte tempestive sui loro ordini, fossero essi acquisti o resi", spiega Hartig. "Il fatto che utilizzassimo diversi sistemi di gestione degli ordini ha avuto come effetto quello di creare dei punti ciechi, soprattutto per quanto riguarda le transazioni "ibride", ovvero quando erano coinvolti più canali."
Pur riconoscendo il problema, hagebau riteneva che la situazione fosse relativamente gestibile e che non minacciasse nell'immediato la crescita e le ambizioni digitali dell'azienda. Ma questa visione è cambiata drasticamente nei primi mesi del 2020, quando la pandemia ha preso piede e gli acquisti online per la casa sono aumentati (per ovvie ragioni). Di fronte alle restrizioni imposte dalla pandemia, le persone non si limitavano semplicemente a trascorrere più tempo a casa. A un livello senza precedenti, stavano anche aprendo il portafoglio per rendere più appetibile la loro esperienza di "reclusione". Con la rapida crescita delle vendite di hagebau, i problemi di gestione degli ordini si sono intensificati.