Gli ingegneri di Daimler AG, società madre di Mercedes-Benz, prevedono che il prossimo grande passo in avanti sarà verso tecnologie di batterie a maggiore densità di energia, molto probabilmente la batteria al litio-zolfo (Li-S). Lo sviluppo e il perfezionamento di queste ipotetiche batterie potrebbe "sbloccare un'opportunità da miliardi di dollari", afferma Benjamin Boeser, Director of Innovation Management, Silicon Valley presso Mercedes-Benz R&D Nord America. Ma passare dal tavolo da disegno a una batteria Li-S commercialmente valida è, essenzialmente, un gigantesco esperimento di chimica: un’iniziativa di ricerca che potrebbe richiedere anni di tempo, denaro e competenze ingegneristiche.
Idealmente, ha più senso simulare queste moltitudini di proprietà e comportamenti molecolari su un computer, esplorando e analizzando opzioni promettenti prima che inizi la prototipazione fisica. Ma c'è un ostacolo. Anche per molecole semplici come la caffeina, l'energizzante preferito dagli esseri umani composto da carbonio, idrogeno, azoto e ossigeno, il numero di stati quantici nella molecola, di elettroni che interagiscono nel sistema dei quattro elementi di base, può essere enorme.
Realizzare la simulazione di una singola molecola di caffeina può sovraccaricare la memoria e la potenza di calcolo di qualsiasi computer classico, anche dei supercomputer più potenti di oggi. Quanto più grandi e complesse sono le molecole e il loro ambiente, tanto più impegnativo diventa questo processo.