IBM Enterprise PL/I for z/OS 6,1 consente di richiamare programmi PL/I a 64 bit da programmi PL/I a 31 bit, nonché di richiamare programmi PL/I a 31 bit da programmi PL/I a 64 bit. La prima funzionalità è fondamentale se vuoi estendere programmi PL/I esistenti che hanno bisogno di accedere a quantità di dati molto grandi, mentre la seconda è necessaria se vuoi che il codice PL/I venga richiamato da codici Python o Java a 64 bit.

Ora il compilatore supporta applicazioni a 64 bit con l'opzione LP(64). Ciò significa che tutte le limitazioni di archiviazione delle applicazioni a 32 bit sono sussistono più; la tua applicazione può ora acquisire e modificare più di 2 GB di spazio di archiviazione totale e le singole strutture e array possono avere dimensioni superiori a 2 GB. Inoltre, è possibile sfruttare l'eliminazione di queste limitazioni di archiviazione pur utilizzando tutte le istruzioni e le funzioni PL/I come nelle applicazioni a 32 bit esistenti.

Ora il compilatore supporta completamente UTF-16 e UTF-8. È possibile utilizzare la funzione ULENGTH per restituire il numero di caratteri UTF-8 o UTF-16 in una stringa CHAR o WIDECHAR, rispettivamente. Enterprise PL/I for z/OS offre anche il supporto nativo per i dati UTF-8 negli elementi di dati, nelle funzioni intrinseche e nelle operazioni di spostamento e confronto, consentendo di creare facilmente applicazioni mantenibili in grado di elaborare i dati UTF-8 in modo efficiente.

Il compilatore offre ora un nuovo livello di supporto per il tracciamento di z/OS System Management Facilities (SMF) che consente di ridurre il sovraccarico amministrativo per i report se il monitoraggio della capacità secondaria è stato implementato.

Il compilatore ora fornisce attributi nuovi e migliorati, funzioni integrate, pseudovariabili e subroutine per migliorare la produttività del programmatore. È stato introdotto un nuovo attributo XMLNAME che consente di specificare un nome non conforme alle regole dei nomi PL/I.

Il compilatore ora migliora la funzionalità del middleware grazie al supporto SQL aggiuntivo per le applicazioni Db2®. Il preprocessore SQL ora analizza le istruzioni DEFINE ALIAS, DEFINE ORDINAL e DEFINE STRUCTURE.

Analizza, genera e convalida il testo JSON utilizzando le funzioni integrate direttamente nel codice PL/I. Analizza JSON anche senza sapere quante voci ci sono. Non preoccuparti dei caratteri vuoti nel JSON poiché verranno saltati una volta trovati.

Il compilatore può ricevere, manipolare e inviare dati Java senza alcuna traduzione in quanto supporta lo standard decimale a virgola mobile IEEE. Per migliorare ulteriormente l'interoperabilità Java, il compilatore fornisce ora una libreria PL/I thread-safe e istruzioni multithreading (ATTACH, WAIT, DETACH) come parte del linguaggio PL/I supportato.

Il compilatore Enterprise PL/I for z/OS® e la guida Runtime Migration Guide forniscono informazioni utili per spostare le applicazioni esistenti OS PL/I V2 e PL/I per MVS™ nel nuovo ambiente di runtime. La migrazione al nuovo compilatore consente alle applicazioni esistenti di sfruttare le numerose nuove funzioni disponibili in Enterprise PL/I for z/OS e di usufruire dei numerosi vantaggi prestazionali offerti dal nuovo compilatore.

Enterprise PL/I for z/OS fa parte di una famiglia di compilatori compatibili, strumenti di sviluppo di applicazioni e strumenti di manutenzione. Insieme a Enterprise PL/I for z/OS, IBM offre compilatori PL/I per più piattaforme oltre a IBM File Manager, IBM Fault Analyzer e Debug Tool. L'ambiente di sviluppo consigliato basato su workstation è IBM Developer for z/OS, un ambiente interattivo basato su workstation che consente di creare, gestire e riutilizzare le applicazioni.

IBM Enterprise PL/I for z/OS riduce l'utilizzo della CPU per le applicazioni ad alta intensità di calcolo decimale. Le applicazioni PL/I non sono automaticamente più veloci quando vengono spostate su un nuovo hardware. I moderni mainframe IBM Z offrono prestazioni con funzioni hardware specifiche. Per massimizzare il ROI su z16™, passa a PL/I 6.1 e ottimizza selettivamente le applicazioni che richiedono un uso intensivo della CPU.