Crescere, innovare e adottare nuovi modi di lavorare con una sicurezza predittiva. Scopri in che modo l'approccio Zero Trust può far crescere il tuo business.
Assolutamente no. Per Zero Trust si intende un approccio architettonico basato su tre principi fondamentali: privilegio minimo, verifica continua e presupposta violazione. Questi principi possono essere applicati a qualsiasi tipo di ambiente. Non c'è bisogno di trasferire sul cloud né le funzionalità di sicurezza attuali, né i carichi di lavoro su cui si basano e i dati che proteggono.
I criteri di accesso dovrebbero basarsi sul principio Zero Trust del privilegio minimo, ovvero i singoli utenti devono disporre del livello di accesso minimo necessario per svolgere il proprio lavoro. Se l'accesso a dati, applicazioni, carichi di lavoro e sistemi è ridotto al minimo, si può minimizzare la superficie complessiva esposta agli attacchi. Una volta attuati i criteri, i privilegi di accesso devono essere continuamente sottoposti a certificazioni e validazioni, con rimozione dei privilegi non più richiesti.
Le applicazioni e i servizi eseguiti in cloud offrono vantaggi enormi e agilità a tutte le divisioni aziendali. La maggiore diffusione di questi servizi è spesso dovuta allo shadow IT. Grazie a una struttura Zero Trust efficace, che offre più visibilità, controlli di sicurezza in linea e maggiore prevenzione dei rischi, puoi approfittare dei vantaggi del cloud senza rallentare o limitare l'incremento di produttività. È consigliabile valutare l'integrazione di strumenti per l'accesso adattivo, soluzioni per prevenire la perdita di dati e software CASB (Cloud Access Security Broker).
L'integrazione della sicurezza in un ambiente di multicloud ibrido è possibile e altamente consigliabile. Non basta però aggiungere controlli e soluzioni singole, bisogna fare un passo in più. Per gestire un programma di sicurezza su multicloud ibrido in modo coeso servono visibilità e controllo centralizzati. Gli ambienti cloud, sia pubblici sia privati, devono avere controlli integrati di sicurezza per identità, dati, carichi di lavoro e rete. Assicurati che siano in linea con le funzionalità di sicurezza on-premise e si integrino con le soluzioni già in uso, ad esempio il programma di gestione delle minacce.